ho conosciuto Marina Valcarenghi grazie ad un’altra Marina, che mi ha fatto conoscere il libro. non l’avrei mai preso in mano: “felicità” è una parola che mi rende diffidente, troppo spesso abusata,appiattita e resa sciatta.ma questa volta ho dovuto ricredermi.
“La diversità può essere riconosciuta e diventare materia di scambio fecondo solo se manifestata (…) Proprio quando non si è neutrali e lo si dichiara si può lavorare con chi pensa diversamente. Il resto è finzione”.
Bastano queste righe per capire la direzione del libro.si inserisce bene nel tema che ho aperto: Ribellione.
Così l’ho contattata e ci siamo conosciuti. E così l’ho invitata a presentare il libro a Udine. Sabato prossimo.