Archivi del mese: aprile 2015

Novecentocinquanta

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Vita più, vita meno.

Non sono i primi, non saranno gli ultimi.

Ciò che fa notizia è il numero, spaventoso, ma ce n’è ogni giorno.

E, con i piedi appoggiati su solido terreno scrivo.

Non per indignarmi, che in questo caso non serve a niente.

Non per reclamare che qualcuno faccia qualcosa, che ce n’è già troppi.

Nemmeno per scuotere la testa davanti ai furbini che lo sfruttano a fini propri, che anche quello non serve.

Ma per dire il mio sconcerto davanti al fatto che tra una settimana ce ne saremo tutti dimenticati.

Magari proviamo a immaginare che lì c’era anche un nostro amico, un parente, perlomeno un conoscente.

Si va avanti lo stesso, ma ricordare aiuta.

“Siamo gli innumerevoli, raddoppio a ogni casa di scacchiera / lastrichiamo di scheletri il vostro mare per camminarci sopra”

(Erri De Luca, 2005)

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Incontri

Volantino SIPRe libro Michele 2

Bell’incontro venerdì scorso, a Milano in SIPRe. A discutere il libro di Michele Minolli eravamo stati invitati Michele di Francesco ed io. Non conoscevo di persona Michele (DF), tra i più noti filosofi italiani che si occupano della mente, di cui avevo solo letto “l’Io e i suoi sè”, libro non facile ma molto interessante. Oltre che pensatore raffinato e colto si è rivelato persona disponibile, attenta e aperta al dialogo.

Lui ha centrato la sua riflessione sull’unitarietà dell’Io-Soggetto, tema attuale e difficile. Io ho cercato di mettere a fuoco il tema della sofferenza, e di quanto sia importante, alla luce delle ricerche sul soggetto sia in campo sia scientifico che filosofico, una sua riconcettualizzazione, proprio a partire dalle intuizioni di Michele (Minolli), ricollocandola tutta sul registro soggettivo.

Proverò in un prossimo post a tracciare i punti essenziali di questa linea di pensiero.

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