Era uno dei modi di dire preferiti del Maestro, allergico alle celebrazioni, al pensiero unico e ai maestri: se venisse fuori che qualcuno sta facendo di lui un punto fermo tornerebbe su questa terra solo per rompergli i suoi libri in testa.
E così noi, che lo teniamo nel cuore e che allo stesso tempo portiamo oltre il suo pensiero, anche dove lui non sarebbe d’accordo. A partire però dalle sue solide radici.
La SIPRe gli ha reso omaggio, pubblicando la sua lettera di addio all’insegnamento rivolta agli allievi. E’ datata 2018, ma è come se l’avesse scritta lo scorso dicembre, poco prima di lasciarci.
Per chi vuole prendere confidenza con il suo pensiero questa è l’occasione giusta.
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